WOS e Scopus, addio da Sorbonne e CNRS

A poche settimane di distanza due importanti istituzioni universitarie e di ricerca francesi hanno annunciato la rinuncia alla sottoscrizione annuale a, rispettivamente, WOS e Scopus, le due banche dati bibliografiche private più utilizzate al mondo. Stiamo parlando di Sorbonne Université e CNRS.
L’8 dicembre 2023, la Sorbona ha pubblicato sulla sua pagina dedicata all’Open Science una breve nota in  con cui annunciava che nel 2024 avrebbe interrotto “la sottoscrizione al database bibliografico Web of Science e agli strumenti bibliometrici di Clarivate. L’abbandono così netto di prodotti bibliometrici proprietari è il modo per aprire la strada a strumenti aperti e collaborativi”.

A inizio gennaio l’ha seguita il CNRS tramite un post su X del suo direttore, che scrive “CNRS non è più abbonato alla banca dati Scopus. L’impegno del CNRS in favore della scienza aperta riguarda anche i database bibliografici, per i quali è necessario un impegno verso soluzioni aperte e sostenibili”.

Entrambe le istituzioni sottolineano come la scelta sia strettamente legata a un impegno per promuovere soluzioni diverse da quelle utilizzate dalle banche dati proprietarie per calcolare e creare indici bibliometrici relativi alle pubblicazioni, basate sull’open science. Schuhl nel suo post prospetta un lavoro tutto da fare per costruire queste nuove pratiche, consapevole che da decenni strumenti bibliometrici proprietari hanno conquistato l’egemonia grazie allo stretto legame con la valutazione della carriera accademica e all’assegnazione dei fondi di ricerca.

Si veda anche “La Sorbona adotta OpenAlex e interrompe l’abbonamento a Web of Science” su ROARS.

Aggiornamento
La sospensione dell’abbonamento a Scopus da parte del CMRS francese è ora ufficiale, e ufficialmente intesa come un primo passo per liberarsi dalla dipendenza da tutti i database proprietari.

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