Decreto legge “sicurezza” (ex ddl “sicurezza”): la norma scomparsa

Il ddl “sicurezza” oggetto del nostro comunicato del dicembre 2024 è stato trasformato, come se si trattasse di questioni di necessità e urgenza, in un decreto legge “sicurezza”, il cui testo è visibile qui.

Come riporta dettagliatamente Roberto Caso, l’articolo 31, che avrebbe obbligato sia le pubbliche amministrazioni in generale, sia le università in particolare a collaborare con i servizi segreti, sembra scomparso dal decreto in vigore. A prescindere dalle altre forme di erosione di diritti fondamentali rimaste nel testo, che hanno suscitato allarme anche fra gli esperti dell’ONU, e delle lesioni che l’articolo 31 avrebbe inflitto anche fuori dall’accademia, questa cancellazione evita, per il momento, un’ulteriore compressione di una libertà costituzionale, quella della didattica e della ricerca, già deteriorata dalla sua sistematica sottomissione a poteri di sorveglianza statali e no.

Ciò non esclude che, in un clima di crescente militarizzazione, il contenuto della norma non possa esser ripresentato in forma meno visibile altrove, così da render sempre più difficile a studenti e studiosi discutere liberamente, come chiedeva Immanuel Kant, delle condizioni della pubblica pace nella nebbia di una privata guerra.

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